domenica 2 maggio 2010

Si riparte!!!


Se probabilmente il tempo non sarà dei migliori, cercheremo di trascorrere
questa settimana insieme
in modo arricchente e divertente!


Vincent Van Gogh

... e anche se il Sole non apparirà all'orizzonte,
sarà comunque sempre nei nostri cuori!

Dalla Terza di Ruvigliana i nostri migliori auguri per
una settimana ricca di momenti indimenticabili!
Buon Viaggioooooooo!

sabato 1 maggio 2010

Eccoci arrivati!


Capanne nel Bosco




Foto di Gruppo davanti alla Chiesa di Breno

La Leggenda di Breno

C'era una volta un villaggio chiamato Breno e quel villaggio esiste ancora oggi.
Allora i suoi abitanti erano un po' poveri e si mantenevano in vita grazie alle loro mucche. (Lucky)

disegno di Tata


Una mattina le mucche di Breno smisero di dare il latte. (Lucky)


disegno di Fragolina


Gli abitanti decisero allora di recarsi al sacro monte di Varese per pregare la Madonna di aiutarli.



disegno di Michi Miaoooo


Rincuorati gli abitanti tornarono a Breno e di notte si nascosero dietro la stalla, quando, all'improvviso, ecco spuntare un coccodrillo!


disegno di Dalila

Uccisero il coccodrillo e lo trasportarono fino al Sacro Monte di Varese, dove ancora oggi si può vedere la sua pelle.


disegno di Luna


venerdì 30 aprile 2010

Alla scoperta...


...della sorgente! (Dove nasce il ruscello)


... e della casa...


... degli gnomi della foresta
(ecco alcuni dei loro dati!!!)


Omaggio a Lucky

Salamandra


Oggi, passeggiando sotto l'acquerugiola, abbiamo incontrato un anfibio
giallo e nero:
la salamandra.

Come si è formato Breno e perché si chiama così!


Tempo fa, i ghiacciai ricoprivano tutte le montagne sotto i 1000 m,
Nante e il S. Gottardo sbucavano dal ghiaccio!



I massi che si staccavano col disgelo, rotolando cambiavano forma.


Ritirandosi i ghiacci lasciarono dei regali: dei laghi, dei ciottoli (per ricoprire
le vie di Breno e dell'argilla).

BRÈ in una lingua antica, significava
"Villaggio in cima alla collina"

L'affresco






A Breno diverse case sono affrescate.
Il termine affresco nasce perché questo tipo di
pittura veniva dipinta quando i muri erano ancora "freschi".
(Leonidas)

L'asino



L'asino è stato molto importante per gli abitanti di Breno, perché trasportava il cibo da un posto all'altro.
Per ricordarlo oggi in paese, c'è dappertutto la sua statua!
Oggi non usano più gli asini perché chiaramente si spostano in automobile per andare nei negozi, ospedali, ecc. e per cercare un impiego, perché a Breno non ci sono molti posti di lavoro e quindi arrivano anche fino a Lugano.
Le case di Breno erano costruite tutte attaccate l'una all'altra per avere più spazio per coltivare il fieno, le carote, ... per le persone e per le mucche.
(testo di Tigre)

Con i sassi di Breno ricchi di ferro...


...costruivano chiavistelli,


chiodi ed inferiate!

Il pifferaio di Hamelin...


Col legno di sambuco possiamo costruire un flauto!

La storia del cuculo


Il cuculo, quando fa l'uovo, lo depone nel nido di un uccello di un'altra specie butta via una delle uova che si trovano all'interno, sostituendolo con il suo.
Quando la mamma torna non si accorge dello "scambio" e continua a covarle.
L'uovo del cuculo si schiuderà per primo e quando ciò avverrà il cucciolo di cuculo butterà fuori dal nido le altre uova essendo lui molto più grosso e la mamma continuerà a nutrirlo come se fosse suo figlio.
Ma vi chiederete, perché mamma cuculo lascia il suo uovo?
Perché per costruire un nido dovrebbe fare tantissimi viaggi e questo è faticoso!
Ma povera mamma adottiva che deve sfamare un figlio più grande di sé.
Quando è adulto, vola via e la mamma adottiva rimane "sola".
Testo di Michi Miaooo



Topolino....


Mercoledì il topolino è arrivato anche a Breno!!!

Rabdomante



Tempo fa, prima di costruire un paese, veniva interpellato
il rabdomante, affinché scoprisse,
con l'aiuto della sua "bacchetta" costruita con legno di nocciolo,
dove ci fosse dell'acqua.

(nocciolo)

Era fondamentale per gli abitanti del paese poter avere un pozzo, poi successivamente delle fontane per poter bere, lavarsi, cucinare, ... senza fare troppi chilometri!


Ecco il nostro Bowser Junior che si esercita..., certo che non è facile,
specialmente per il fatto che siamo circondati dall'acqua!!!



Il diavolo di Breno!


L'albero del diavolo

C'era una volta un diavolo, che si domandava perché nessun abitante di Breno arrivasse all'inferno. Allora un giorno andò a Breno e si nascose in un albero e, guardando dal buco, vide delle persone che raccoglievano delle castagne aiutandosi a vicenda,
tutti andavano d'accordo e tra loro non c'era neanche un ladro.
Allora si recò da un asino e gli chiese di seguirlo. Costui però aveva capito
che si trattava del diavolo e disse:
- Mi hanno accecato!-
Allora al diavolo venne un'idea e disse:
-Vieni che ti porto in un bellissimo posto, però attaccati alla mia coda-.
Dentro di sé pensò:
-Adesso ti faccio cadere giù per il burrone!-
Il diavolo, più si avvicinava al precipizio, più correva.
Ma dato che l'asinello non era cieco, all'ultimo istante gli lasciò
la coda e ... pummm il diavolo cadde giù per il burrone!
(testo di Luna)

Copie dal vero



Viola
disegno di Dalila




Fragolina
disegno di Luna



Non ti scordar di me
disegno di Tigre



Non ti scordar di me
disegno di Michi Miaooo



Viola
Disegno di Anaid


Pervinca
disegno di Tata


Equiseto
disegno di Volpix






Falsa ortica
disegno di Dalila